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Quelle belle vecchie case in legno

Con il progetto SOFIE l’architettura diventa responsabile

Quando sentiamo parlare di costruzioni in legno, non possiamo fare a meno di pensare alle baite in montagna, suggestive, certo, ma poco funzionali, esposte alle intemperie, in balia degli sbalzi di temperatura e per nulla confortevoli ; di  certo facciamo fatica ad immaginare un edificio di sette piani pronto ad accogliere centinaia di persone. Ebbene, come molti stereotipi infondati, anche quello del legno come materiale povero, cade. 

La provincia autonoma di Trento ha finanziato il Progetto SOFIE ( acronimo che sta per Sistema costruttivo Fiemme), un progetto di ricerca sull’edilizia sostenibile realizzato in collaborazione con l’IVALSA del CNR di San Michele all’Adige (TN) che sotto la guida del Prof.Ing. Ceccotti, è divenuto nel 2008 uno degli esperimenti più riusciti relativi alle costruzioni in legno contemporanee. Lo scopo, raggiunto, è quello di realizzare un sistema costruttivo innovativo con struttura  portante in legno trentino e caratterizzato da elevate prestazioni meccaniche, basso consumo energetico, ottimi livelli di sicurezza al fuoco e al sisma, comfort acustico, durabilità nel tempo e costi analoghi a quelli dell’edilizia tradizionale, impiegando pannelli X-Lam, costruiti con legno di abete rosso trentino, e utilizzando sistemi di connessione metallici studiati ad hoc dall’IVALSA. Il test sismico divenuto ormai celebre sull’edificio di legno di 7 piani realizzato nei laboratori di Miki (Giappone) il 23 ottobre 2007 sulla tavola vibrante più grande al mondo ha impressionato per l’eccellente grado di sicurezza dimostrato.

Grazie al progetto SOFIE l’interesse per i sistemi di costruzione in legno ecosostenibile è cresciuto notevolmente, consolidandosi lentamente nel 2011e trovando il suo coronamento nel sistema ARCA (Architettura Comfort Ambiente), ovvero il primo sistema di certificazione in Italia degli edifici con struttura portante in legno.

Il primo esempio di rigorosa applicazione della tecnologia SOFIE è stato realizzato a Trento, si tratta della riedificazione dell’ex Collegio Mayer, un edificio di 5 piani e 11.200 metri cubi di volume, ad altissima prestazione energetica e certificato LEED che accoglie 130 studenti; mentre per quanto riguarda l’impiego di tali tecnologie nel sud Italia, il Comune di Corbara (SA) è riuscito ad ottenere un finanziamento regionale per la costruzione di un Istituto Comprensivo in corso di realizzazione, che vede impiegati proprio i pannelli X-Lam.

Siamo ben oltre la modesta casetta in legno che il lupo butta giù con un soffio nella favola dei Tre Porcellini, dunque. L’impiego del legno nella costruzione di edifici di diversi piani, la sua comprovata resistenza e flessibilità, i contenuti costi di produzione, dispiegano nuovi orizzonti, aprendo future prospettive nello sviluppo di un’architettura responsabile che rispetti l’ambiente e la persona, facendo dello spazio vivibile, uno spazio vitale.

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