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Caro Sindaco Cosimo Ferraioli

Quanto te ne freghi di noi?

In alcuni numeri di questo giornale abbiamo offerto un modestissimo contributo all’Amministrazione segnalando argomenti che scottano sulla pelle dei cittadini di Angri. Era ciò che pensavamo mentre scrivevamo quelle quattro parole sgrammaticate, che come tali devono essere state giudicate perché nulla si è visto sul campo, né si vede all’orizzonte.

Facciamo il punto: nel numero 5 di ottobre 2015 abbiamo diffusamente parlato dell’amianto e dei rischi ad esso connessi, del resto ormai noti anche alle pietre della strada! Tuttavia, caro Sindaco, non sembra che l’Amministrazione da te guidata si sia attivata per eradicare dal territorio comunale questa peste. 

Nel numero 9 del 2016, ti abbiamo ricordato l’impegno da te preso con il programma elettorale per la gestione pubblica dell’acqua. In quello stesso numero ti abbiamo anche segnalato che: “Dal lontano 2001 le 165 opere donate  alla città di Angri in occasione della tragedia di Sarno da artisti di consolidata affermazione e destinate all’allestimento della mostra “Una luce per Sarno” sono state semplicemente dimenticate” tra le mura della casa di un privato. Nel numero di marzo abbiamo parlato del progetto per la cucina comunale: ma intanto i NAS contestano  la mancanza del refettorio! Nessuna iniziativa neppure per verificare eventuali incompatibilità dei consiglieri, fenomeno emerso dopo le dimissioni di Virginia Russo. Non parliamo ancora della Biblioteca solo perché l’Assessore Barba si è impegnata a riaprirla prima dell’estate: ma ti ricordiamo che mancano meno di due mesi! Caro Cosimo, chi ti ha votato attende risultati seri, non deluderli, non omologarti con i tuoi predecessori: fai il Sindaco veramente nuovo!

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