Nel numero di febbraio abbiamo auspicato una tua iniziativa volta a conservare  e mostrare agli Angresi, e non solo, le 165 opere donate da artisti di caratura nazionale in ricordo della tragedia di Sarno del 1998, oggi custodite da un privato. Ora apprendiamo dell’incontro avuto il 26 febbraio con i responsabili della Sovrintendenza ai beni culturali, nel quale sono state esaminate “proposte finalizzate alla valorizzazione di una struttura (castello Doria n.d.r.) che rappresenta la nostra storia” come tu stesso hai affermato. E’ vero che “la sinergia con gli enti di competenza consentirebbe di sviluppare idee e soluzioni facendo della struttura un nuovo polo culturale” e con piacere registriamo che “c’è la possibilità di utilizzare la struttura per mostre...alcune di natura permanente ... in modo da rendere al Palazzo Doria gli onori che merita”. Tuttavia suggeriamo di non cercare sulla luna perché non è necessario sforzarsi più di tanto per un primo risultato: la permanente “Una luce per Sarno” le cui opere non aspettano che di essere... riportate in luce.