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Cominciamo a finire nel giorno che diventiamo silenti sulle cose che contano

Martin Luther King

Da circa 400 giorni dalle pagine di questo giornale chiediamo all’Amministrazione comunale di Angri di allestire la mostra permanente Una Luce per Sarno, già prevista dalla delibera di Giunta n° 141 del 30/5/2000. 

Da circa 400 giorni il Sindaco e l’Assessore al ramo fanno orecchie da mercante.

La cosiddetta macchina comunale ha un evidente bisogno di sostare in officina!

Vogliamo ricordare che la mostra in argomento non costerebbe cifre folli perché  circa 200 opere grafiche e pittoriche sono già disponibili. Infatti, furono donate al comune di Angri da artisti di fama nazionale per mantenere vivo il ricordo della tragedia di Sarno del 1998 e per contribuire a sensibilizzare la popolazione sui temi ambientali e sul rispetto della natura.

Evidentemente l’amministrazione Ferraioli preferisce destinare il castello Doria a feste, banchetti e frivolezze varie piuttosto che farne un motivo di vanto per la città ed un elemento di richiamo turistico.

Il 2 marzo scorso, per dare una dimensione diversa a questa mortificante vicenda, questo giornale ha presentato al Sindaco una richiesta ufficiale per conoscere:

  • dove sono le opere di che trattasi;
  • in quali locali l’Amministrazione intende allestire la mostra;
  • i tempi di realizzazione.

La richiesta è stata accompagnata da circa 200 firme di volenterosi cittadini angresi che vogliono sapere.

Servirà?

Ne dubitiamo, visto che analoga richiesta di accesso agli atti, per la grottesca farsa del nome alla via Zurlo, presentata il 9 febbraio scorso è rimasta lettera morta.

Anche in questo caso la macchina comunale si è mostrata indifferente, impermeabile, aliena rispetto alle richieste dei cittadini amministrati.

E allora, a cosa servono le leggi, le Autorità, le disposizioni, le sollecitazioni a fare meglio e con sempre maggiore trasparenza?

Però, nello scrivere ci sorge un dubbio: 

forse l’Amministrazione di Angri non è in malafede; forse non risponde alle istanze non per arroganza, ma piuttosto perché poco capace di gestire la cosa pubblica in ogni suo aspetto. Del resto, non fa male ricordare che sono stati esclusi da corposi finanziamenti regionali perché non ... avrebbero risposto ad una richiesta della regione stessa. E per essere arrivati tardi, si sono lasciati sfuggire anche un piccolo, piccolissimo finanziamento, semplice da ottenere anche per un acefalo. È vero che a Napoli il traffico è caotico, che i parcheggi sono un miraggio, che ci sono i borseggiatori e bisogna essere accorti, cauti e circospetti nel percorrerne le strade. Ma per una richiesta come quella dei 5.000 euro per l’acquisto di giostrine per disabili non era necessario recarsi di persona alla regione! E dunque, cosa pretendiamo noi, con queste pinzillacchere del nome di via Zurlo e della mostra in ricordo della frana di Sarno? Dove ci presentiamo e cosa ci aspettiamo?

Il Sindaco Ferraioli, il suo staff, la sua Giunta hanno cose ben più importanti cui pensare! Ma cosa?

Ci viene in mente Plauto: Sine pennis volare haud facile est (Non è facile volare senza ali).

Il grave è che costoro pensano di poterlo fare!

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