Tanto va la gatta al lardo che ci lascia la zampina!

Il guaio è che di gatte ce ne sono tante, anzi troppe!

Ma il problema maggiore è che siamo noi stessi ad alimentare queste gatte con periodiche immissioni di cibo nelle loro cassette segrete, quelle chiamate urne. 

Perché esse, poverine, non fanno altro che il loro mestiere di felini famelici e ladri, senza riguardo e senza rispetto per chi amorevolmente li coccola e li alimenta.

Sono fatte così, è la loro natura: appena possono rubano. 

Non per niente il motto dice: friggi il pesce e guarda la gatta! 

Ma queste sono furbe, più del diavolo, una ne fanno e cento ne pensano. 

Si camuffano da animali per bene, fingono di prodigarsi per i loro padroni, ma intanto per le loro ruberie sguinzagliano sul territorio amici fidati e parenti stretti. Magari con un bel pelo dorato che possa ammaliare meglio i creduloni, per raccogliere più alimento nelle famose cassette segrete. Gatte fulve, mandate in esplorazione fuori territorio, a volte a prendere il sole vicino al mare di Santa Lucia e poi a scaldarsi su qualche comodo e remunerato scranno. 

Fa niente se la gatta, meschina, si trova come l’asino in mezzo ai suoni perché non capisce la lingua ed il significato delle azioni altrui, ci penserà il suo mandante a suggerirle i giusti miagolii mentre le fusa, quelle, le farà lei stessa al gattone di turno!

La soluzione c’è, e non è l’accalappiagatti in divisa o quello che veste la toga. Fin troppo spesso si ricorre a costoro per dirimere questioni che non necessiterebbero del loro intervento, ma che troverebbero facile composizione solo con un minimo di onestà, anche intellettuale, senza far pagare sovrapprezzo alla collettività.  

Ma quella veramente efficace è nelle nostre mani, nei mani dei cittadini,  alla nostra portata, basta volerlo: non diamo mai più alimenti nelle cassette segrete a gatte sconosciute e fino ad un minuto prima randage per marciapiedi, e facciamo attenzione a chi ci fa le fusa in un determinato e circoscritto  periodo solo per raccogliere il nostro favore.

Alimentiamo altri animali, quelli che non siano predatori.