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Il coraggio della verità

Non bisogna aver paura di dire che nel Sud la sanità non funziona

Caro direttore, Daniela Minerva ha criticato il discorso che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha fatto davanti all’Assemblea pubblica di Farmindustria ed in particolare l’affermazione che il federalismo sanitario è fallito perché solo cinque regioni sono virtuose. Secondo Daniela Minerva «Il fatto certo è che qualcosa è andato storto col federalismo sanitario, che le regioni hanno spesso dimostrato di non saper garantire la salute dei cittadini, che le “virtuose” tagliano servizi e continuano buona sanità anche perché negli anni passati hanno avuto i soldi per far marciare le cose così bene da godere oggi dell’onda lunga. Ma francamente l’idea che a Venezia e Bologna siano bravi ed efficienti mentre a Napoli o Bari sono dei cialtroni che hanno bisogno della tutela statale non funziona» (Ci credete alla favola dei virtuosi e dei cialtroni?; La Repubblica-Salute, 27/6/2017).

Non sono d’accordo con le affermazioni di Daniela Minerva. A Napoli o Bari non ci sono dei cialtroni ma ci sono solo operatori della sanità che non riescono a far funzionare bene i servizi. E sicuramente non è solo questione di soldi visti gli scandali e gli sprechi che si registrano da molto tempo all’interno del sistema sanitario delle regioni meridionali. E’ da una vita che molti meridionali sono costretti a ricoverarsi al Nord per curare adeguatamente le loro malattie e puntualmente i loro racconti parlano di una sanità efficiente e di servizi che funzionano mentre chi usufruisce dei servizi sanitari al Sud non può dire altrettanto. Non bisogna avere paura della realtà; se i servizi sanitari (e non solo quelli) al Sud non funzionano bisogna dirlo, anche a costo di essere accusati di fare discorsi politicamente scorretti. Chiudere gli occhi davanti all’evidenza non è un buon sistema per risolvere i problemi.

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