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Tumore al cervello: la speranza da uno studio napoletano

Una pianta mediterranea potrebbe aiutare la medicina

Una pianta mediterranea potrebbe uccidere le cellule maligne di un particolare tumore cerebrale. Lo ha dimostrato un nuovo studio dei ricercatori della Seconda università degli studi di Napoli, che ha analizzato in particolare l'estratto acquoso della pianta Ruta graveolens. Proprio questa sarebbe capace di annientare le cellule di glioblastoma, risparmiando invece le cellule sane. Si tratta di un tumore cerebrale altamente aggressivo e mortale. Nonostante la terapia chirurgica, la chemio e la radioterapia, solo circa il 5% dei pazienti sopravvive, per gli altri la morte sopraggiunge in media entro circa 15 mesi dalla diagnosi.

IL NUOVO STUDIO. Lo studio pre-clinico, pubblicato sulla rivista scientifica Plos One, ha mostrato come l'estratto acquoso ottenuto dalla pianta Ruta graveolens L. sia in grado di indurre la morte di cellule di glioblastoma coltivate in vitro. «Le sostanze naturali rappresentano un'importante sorgente di nuove molecole con attività terapeutica in molte malattie incluso il cancro. In particolare, Ruta graveolens L. è una pianta erbacea, molto diffusa in Italia, della famiglia delle Rutacee, cui appartengono anche i più noti agrumi», ha spiegato Claudia Ciniglia, docente di Botanica dell'ateneo campano.

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