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Caro Sindaco...

Promissio boni viri est obligatio

Promissio boni viri est obligatio, dicevano un tempo.
Ma, appunto: “un tempo”, non oggi, perché noi siamo “moderni” ed abbiamo altri riferimenti.
Come la legge dell’articolo quinto, oppure quella, aurea, del P.C.M. 
Caro Cosimo, si ha l’impressione che anche per te valgano queste ultime due regole piuttosto che quella “antica”.
Hai distribuito a destra e a manca promesse agli angresi su temi importanti, ma ora sembra che neppure il ricordo sia rimasto di queste promesse.
E i tuoi Assessori hanno subito imparato.
Come la simpatica Caterina Barba, Assessore con delega (tra le altre) alla Pubblica Istruzione ed alla Cultura, la quale non si è resa conto che si è consumato il mese di giugno e con esso anche l’impegno preso con il nostro Cristian Carosella nell’intervista di gennaio, allorquando ha promesso di realizzare la biblioteca “per il prossimo aprile o al massimo entro il mese di giugno”.
Il buon Cristian a questo proposito e con tanto educato rispetto scriveva: “Non me ne voglia l’Assessore, ma sopravvive in me, accanto alla speranza, il dubbio, che mi auguro tuttavia i fatti possano presto spazzar via”.
Tutto confermato, purtroppo!

CONFUCIO GRANDE MAESTRO

Circa 2500 anni or sono, un cinese affermò: “Per salvare la società bisogna salvare l’uomo: bisogna educare l’uomo, tanto colui che è governato quanto colui che governa”.

Tagliato su misura per noi!

Caro Cosimo, tra promesse non mantenute (acqua pubblica) e provvedimenti che vanno nella direzione opposta (punto GORI negli uffici comunali a spese dei cittadini); tra le incompatibilità dei tuoi Consiglieri, le tue stesse incompatibilità, al plurale, e la strafottente indifferenza da te mostrata rispetto a questo rilevantissimo argomento; tra dichiarazioni allucinanti sull’amianto; deliranti e dispendiose iniziative gastronomiche; accordi strani per costruire strade ancor più strane ed inutili;
improbabili e fantasiosi parchi urbani, dannosi per la salute perché posti nel bel mezzo di uno svincolo autostradale, caro Cosimo ancora eviti di fornire risposte su argomenti concreti, immediati, portatori di risultati, come la collezione “Una luce per Sarno”, la già detta biblioteca comunale, le incompatibilità e le false dichiarazioni di qualcuno, nonché i correlati danni economici derivati al Comune di Angri. 
Che figura stai facendo con i ragazzi che nel numero 2 di maggio 2015, in questo giornale, avevano chiesto: "semplicemente credibilità” “stiano fermi, immobili, noi ce la caviamo da soli. Loro si limitino, se gli riesce, a non far danni”.

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