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Angri - Della serie "Caro Sindaco"

La ballata dei sorci

Quando il gatto non c’è i topi ballano.
È ciò che sembra stia accadendo ad Angri, dove un’amministrazione scadente lascia ampi spazi di manovra a chi voglia fare il “topo che balla”.
Solo così si può spiegare la scomparsa della Okdoriafest, festa della birra che nel recente passato ha portato ad Angri migliaia di persone da contrade vicine e lontane e che, forse, non era gradita a qualche “sorcio” prima costretto ad ingoiare amaro ed ora felice di ballare liberamente.
Lo stesso dicasi per la manifestazione “Spettri al Castello”, replicata per quattro anni di seguito, cofinanziata dall’Europa, pregna di storia vera e non inventata, utile non solo come momento di attrazione turistica e di svago per gli angresi ma anche come occasione didattica per gli studenti.
Ma tant’è.
Non sappiamo quale “sorcio” abbia ballato sul cadavere di “Spettri al Castello”, ma qualcuno lo ha fatto e probabilmente si è anche compiaciuto di aver destinato il maniero all’accoglienza di ben altra manifestazione, da lui ritenuta più meritevole e più ricca di  cultura da diffondere tra gli estasiati spettatori (?!).
Parlo di “Una miss al Castello”, per la quale l’Amministrazione ha affisso un manifesto di invito agli angresi!
Solo per inciso:  quale procedura è stata seguita? chi ha pagato i manifesti? chi ha pagato i musicanti intervenuti?

Per non  dire della bufala galattica del Palio che di  “storico” non ha  proprio nulla e la cui istituzionalizzazione non può essere che legata al mal di pancia dei “sorci” che  hanno preso campo con l’attuale sindaco.

E dobbiamo dire qualcosa anche sul cambio di nome della via Zurlo, traslato in Zurolo?
Cui prodest, avrebbero detto un tempo. Ora che ci siamo modernizzati diciamo: a che c... serve? Oltre che ad accontentare qualche  frustrato personaggio che aspira ad improbabili riconoscimenti “storici”, ha una valenza concreta? 
Ed anche qui ci chiediamo: quale procedura è stata seguita? la Prefettura ne è informata?  I cittadini e gli uffici pubblici e privati che possono avere interesse sono stati portati a conoscenza di questa pregevole iniziativa?

Boh!

Ma torniamo ai topi, quelli veri, quelli che sono stati visti nella scuola elementare Dante Alighieri.  
Possibile che sia necessario essere un genio per capire che durante la pausa estiva qualche ospite indesiderato ha potuto credere di essere il padrone dei locali, vista l’assenza degli umani? Ed ancor più  se nelle immediate vicinanze dell’istituto vi sono abbondanti residui di lavori edili,  vegetazione incolta e via dicendo.
Per fortuna nessuno è stato aggredito come il malcapitato di Jesi, morso da un topo affetto da rabbia! (Corriere Adriatico 5 ottobre2016)

Non va bene, non va bene per niente.

Si ha l’impressione che la gestione della cosa pubblica sia in mano a sprovveduti che si muovono con approssimazione e non nell’interesse della città.
Forse non è così, ma i risultati sino ad ora ottenuti dalla tua Amministrazione, caro Cosimo, fanno pensare proprio questo.
Del resto anche tra i tuoi consiglieri vi sono malumori pesanti, fino ad indurre qualcuno a rivolgersi alla Procura di Nocera.

Tutto ciò ci rattrista perché non vediamo un futuro sereno per la nostra comunità.

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