Altro che frutto del peccato: sarebbe un peccato non usare questo frutto. Stiamo parlando della mela, e in particolare della mela annurca tipica della Campania: oltre ad essere bella e buona, pare anche essere un vero toccasana per il colesterolo. A dimostrarlo è uno studio condotto su 250 persone dall'Università Federico II di Napoli, in pubblicazione sulla rivista Journal of the Science of Food and Agriculture.

Questa non è la prima volta che i ricercatori si occupano di mele annurche campane Igp: test di laboratorio avevano infatti già dimostrato che questi frutti sono ricchissimi di procianidine, molecole antiossidanti e cardioprotettive appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, che risultano essere presenti in quantità addirittura quattro volte superiori rispetto alle mele di altre qualità.

I loro effetti benefici si fanno sentire eccome sulla salute, già nel giro di pochissime settimane: infatti basta mangiare due mele annurche al giorno per abbassare il colesterolo totale dell'8% e aumentare il colesterolo buono HDL del 14% nell'arco di un solo mese.

«La mela è un alimento funzionale nella prevenzione del rischio cardiovascolare», spiega il professor Ettore Novellino, direttore del Dipartimento di Farmacia dell'Università di Napoli. «Abbiamo anche comparato la mela annurca alle altre mele, per la sua particolare composizione in fitocomplessi, ma i livelli di abbassamento del colesterolo ottenute con la Granny Smith, la Golden Delicious, la Red Delicious e la Fuji, sperimentate su altre 250 persone, sono molto più bassi».

I ricercatori della Federico II sono andati anche oltre e hanno provato a concentrare in una pillola i fitocomplessi benefici delle annurche. «Con il nutraceutico - spiega Novellino - abbiamo ottenuto valori di abbassamento del colesterolo del 25%, una riduzione del colesterolo cattivo LDL del 38% e un innalzamento del colesterolo buono HDL del 45%: questo solo prendendo due capsule al giorno, che corrispondono al contenuto di sei mele».