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Brexit e poi?

La Gran Bretagna esce dall'Europa

E’ opinione pressoché unanime che l’elemento decisivo nella scelta dei cittadini della Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea è stato il rifiuto delle politiche migratorie fatte fino ad ora dal governo britannico e dalle autorità europee; la maggioranza dei britannici non accetta l’immigrazione di massa avvenuta negli ultimi anni nel loro Paese. E deve far riflettere il fatto che Il voto della Gran Bretagna arriva dopo il voto dell’Austria e di altri Paesi che hanno rafforzato la destra che si oppone alle politiche migratorie adottate in Europa. Si pone a questo punto un dilemma drammatico per le classi dirigenti e per le forze politiche europee, in particolare per la sinistra, perché lo spostamento a destra in atto in tutto l’Europa può avere conseguenze drammatiche anche in termini di nuove guerre. E’ opportuno continuare con le politiche migratorie fatte finora col rischio di rafforzare ulteriormente le destre xenofobe o forse si deve pensare d una stretta nei flussi migratori che impedisca un ulteriore spostamento a destra degli equilibri politici in Europa?  La mia opinione (e lo dico con profondo rammarico perché il cuore e la mia antica militanza a sinistra mi suggerirebbero di proporre ben altre politiche) è che andrebbe operata una scelta netta tra gli immigrati da accogliere e quelli da respingere. Sono convinto cioè che, al di là delle politiche ufficiali europee che prevedono un’accoglienza solo per gli immigrati provenienti da Paesi in guerra e il respingimento per gli immigrati per motivi economici provenienti da altri Paesi, andrebbero attuati con più forza i respingimenti verso i Paesi d’origine degli immigrati economici. Della necessità di politiche del genere si dovrebbero convincere soprattutto gli esponenti della sinistra radicale e della Chiesa cattolica che si battono per accogliere tutti senza riflettere se la società italiana e quella europea sono in grado di attivare queste politiche. Purtroppo questa è una delle occasioni in cui la distanza tra la realtà che si vive e quella che si immagina c’è una distanza abbastanza considerevole. E’, però, naturale che all’attivazione di politiche di accoglienza più rigide vanno accoppiate politiche umanitarie che consentano il salvataggio degli immigrati che rischiano la vita per venire in Europa e l’aiuto economico ai Paesi di provenienza per rendere meno impellente la necessità di emigrare.

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