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Attentato ad Instanbul

La testimonianza

Era il 12 Gennaio 2016, poco tempo fa, che nel cuore della città che un tempo veniva chiamata Costantinopoli, Istanbul quando erano da poco passate le nove si avverte un forte boato in piazza Sultanahmet. In breve tempo tutta la zona dove sorge la celebre Moschea Blu viene fatta isolare.  Ancora un attentato di matrice jihadista, ancora paura e sgomento.

Ma cosa è successo davvero? Perché tutto ciò e soprattutto come si vive ora ad Istanbul dopo l’accaduto? 

Ho provato a parlarne con Irem Gedikli, giovane studentessa di Ingegneria Industriale presso la Yildiz Technical University di Istanbul che era in città al momento dell’attentato.

Ciao Irem, ti trovavi ad Istanbul il giorno dell'attentato?

Sì, ero ad Istanbul. Mi trovavo a casa, mi ero svegliata da poco e stavo per prepararmi per uscire con amici.

Cosa hai pensato quando ne sei venuta a conoscenza?

Paradossalmente, anche se non si trovava ad Istanbul, ha avuto notizie sull'esplosione prima mia cugina da cui poi ho appreso riguardo ciò che era accaduto. Non l'ho saputo prima perché non avevo effettuato l'accesso ad alcun social network, lei invece così lo ha scoperto. C'era qui da noi una sorta di restrizione dei mezzi d'informazione tant'è vero che nessuno ha parlato di attentato o esplosione in televisione.

Credi che ora Istanbul sia comunque una città sicura? Il turismo ne risentirà?

Credo che il turismo verso Istanbul non morirà mai. E' una città piena di storia che ha sposato durante i secoli tante culture tutte diverse tra loro. Come sapete anche a Parigi poco tempo fa c'è stato un attentato eppure la gente continua ad andarci. Sì, é triste vivere con certe paure ma sarebbe potuto accadere ovunque, non semplicemente qui ad Istanbul.

Qual é, più in generale, la tua idea riguardo questo attentato e quello di Parigi dunque?

Il terrorismo é terrorismo, il luogo ha poca importanza. Per me non fa alcuna differenza tra questo attentato e quello di Parigi, sono entrambi da condannare a prescindere.

Si dice che il presidente turco Erdogan finanzi l'ISIS economicamente e non solo, credi possa esserci un collegamento tra l'atto terroristico in questione e queste voci?

Non ho mai sentito parlare di queste voci. Quale presidente potrebbe mai fare una cosa del genere? Quale potrebbe esserne la ragione?  Non credo ci sia un collegamento. Non vedo inoltre una qualunque idea ragionevole per mentire riguardo certe cose.

Come si vive ad Istanbul dopo l'attentato? La gente ha paura di uscire di casa?

La vita prosegue come sempre, almeno per quanto mi riguarda. Posso immaginare però che i familiari delle vittime siano in questo momento devastanti, dovunque vivano. Ad ogni modo, la vita va avanti e non si può morire pensando alla morte. Non credo che le persone abbiano paura di uscire di casa tutto sommato. La morte può colpirti in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, non c'è motivo di scappare perché se devi morire non potrai farlo.

Ti va di fare un particolare saluto a tutti gli Italiani che leggeranno questa tua testimonianza?

Certo. In primo luogo voglio far tenere a mente che questa testimonianza é fonte del mio pensiero, il che significa che probabilmente molti altri turchi la potrebbero pensare diversamente. Verrò in Italia tra poco, a Febbraio, grazie al progetto Erasmus. Amo la cultura italiana ed ho qualche amico italiano che sento spesso, nonostante la distanza. Un abbraccio a tutti voi.

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