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Le nuove opere d'arte

L'artista nell'era della mercificazione dell'arte

Le nuove opere d’arte: Organismi Geneticamente Modificati?

Ad inaugurare il ciclo di eventi e mostre “Sapere Aude: sapore d’arte” che si terranno nei locali dell’Ottica Della Porta in Via G. D’Anna ad Angri dal 27 Febbraio 2016, sarà Salvatore (Sasà) Sorrentino, noto artista poliedrico, da tempo impegnato nella scultura, la pittura e il restauro.

Bestiario OGM, questo il nome della sua ultima collezione, interpreta gli intenti provocatori dell’arte Dada che faceva di ogni oggetto un’opera d’arte per il gusto di provocare, mostrando come l’artista oggi debba essere dadaista per necessità, cioè sia costretto a reinventarsi e rifondare il concetto di opera d’arte, altrimenti sostituito con quello di prodotto. Attraverso un processo catartico, Sasà recupera materiali di rifiuto ricontestualizzandoli, come nel caso del Pesce Palla, meravigliosa combinazione di vetro e ceramica,  in cui la semplicità di una damigiana assurge a nuova vita nel ventre trasparente dell’animale, a voler sottolineare il bisogno da parte della società attuale di trasparenza nelle intenzioni e nelle abitudini.

L’artista dunque affronta la produzione industriale che predilige la quantità di un prodotto, anziché la qualità, ribadendo fermamente la sua condizione, indispensabile presupposto affinché si possa dire“opera d’arte” di un oggetto industriale. La nuova vita degli oggetti esprime simbolicamente la nuova dignità dell’artista, rinato in altro contesto.

Non stupisce allora che nel Ciuccigno il pesante metallo di un martello, richiamandone la forma della testa, esprima anche l’indole cocciuta dell’asinello, animale noto per la sua resistenza alla fatica, ma anche metafora di caparbietà e tenacia. 

Riprendendo la teoria dadaista della scelta di Marcel Duchamp, Sasà Sorrentino sceglie tra gli oggetti quotidiani e li priva della loro funzione utile, creando un nuovo modo di pensare questi oggetti. Arte non è più soltanto creare ma scegliere, sottrarsi agli schemi mentali che incastrano la realtà in una griglia mistificatoria e trovare una nuova dimensione in cui esprimersi. 

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