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Il mio zahir ha un nome...

Puoi non crederci, ma è così

Zahir, in arabo vuol dire visibile, presente, incapace di passare inosservato. Qualcosa o qualcuno che, una volta che si è stabilito il contatto finisce per occupare a poco a poco il nostro pensiero.

Ognuno di noi dovrebbe avere uno zahir, ognuno di noi dovrebbe avere qualcuno nel cuore, qualcuno che possa guidarlo verso la comprensione per il genere umano, la conquista dell’amore, la ricerca del sapere.

Spesso nella vita non ci si rende conto che a causa del nostro egoismo e della nostra indifferenza, abbiamo parlato troppo ed ascoltato poco per capire qualcosa di più di noi stessi e degli altri. Per ragioni diverse si perde la gioia e l’entusiasmo di vivere, non si desidera più nulla, manca la forza per cambiare, ci si sente soli in mezzo agli altri, non si è più capaci di amare ma al tempo stesso …si sente un disperato bisogno di affetto.

Nessuno è a conoscenza di questo, o forse, si finge di non sapere.

Un giorno qualcuno dirà: ”i tuoi occhi sono tristi; dovresti crearti un sogno che ti permetta di ritrovare l’entusiasmo, altrimenti la tua vita sarà un inferno”.  Quel sogno è lo zahir, un sogno che diventa realtà e che permette di rinascere, che evita il rimpianto e l’amarezza di non poter essere stato quello che si sarebbe voluto  essere. 

Come quel fiume che, passando vicino a degli alberi giganteschi sembra volerli abbattere e invece continua a scorrere diritto, così lo zahir continuerà a farti camminare anche se sai di aver perso, sebbene sia difficile e doloroso, sebbene sembri che il sole non riesca nemmeno più  a riscaldarti.

Sarà consolante immaginare di essere  qualche volta nei suoi pensieri, di avere un posticino nel suo cuore, sognare che ti pensi. Capirai che c’è sempre una ragione in più per ricominciare che per arrendersi, crederai ancora nelle sorprese e per questo saprai ancora farne e ricevere.   Non è lontano, è appena dietro l’angolo. Qualora veramente lo desiderassi, chiamalo ancora e sorridigli come facevi un tempo.

Lo zahir è tutto e dappertutto, basta volerlo riconoscere ancora. Egli resta sempre. Anche dopo qualsiasi fine, resta. Ti perdonerà se non hai trovato il coraggio di parlargli guardandolo negli occhi; ti perdonerà se in qualche modo lo hai ferito, ti perdonerà per tutto ciò che non hai saputo o voluto essere. Puoi non crederci…… ma è così.

Il mio zahir ha un nome…

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