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Bullismo: un fenomeno inquietante

La scuola include, la scuola esclude

Risultati piu’ che positivi, gli studenti non percepiscono situazione di bullismo nella città di Salerno.

L’indagine sulle Relazioni tra disabilità e bullismo, condotta dall’Università del Sannio di Benevento presentata questa mattina nel corso dell’incontro dal tema“La Scuola Include, la scuola esclude - bullismo, scuola e famiglia”,nella sala del Teatro Augusteo di Salerno porta a definire gli studenti salernitani“non bulli”.

Aconclusione dell’iniziativapromossa daAnffas Giovani,impegnata a promuovere l’inclusione sociale e la qualità della vita tra gli adolescenti e i giovani adulti e dall’Associazione Sorrisi Sparsi,importante espressione di solidarietà nella comunità salernitana, con il patrocinio delComune di Salernoe dell’Università degli Studi del Sannio,in collaborazione della Parrocchia dei Santi Nicola e Matteo di San Mango Piemonte e Sordina,il progetto pilota, frutto di un protocollo d'intesa che è stato firmato tra l'Università del Sannio e Anffas Onlus Salerno, che mira a ad avere un dato molto approssimativo del fenomeno del bullismo in alcune scuole, ha portato i relatori ilProf. Guido Migliaccio, Università del Sannio e laDott. Anna Zollo,dell’Università spagnola di La Coruñaad analizzare i dati raccolti dai questionari anonimi somministrati ai ragazzi.

L’indagine è conoscitiva e non rappresentativa del sistema sociale e scolastico della provincia di Salerno ed è una prima fase di un progetto piu’ ampio della cattedra di Statistica dell’Università del Sannio, ha tenuto a sottolinearelaDott. Anna Zollo.Sono stati150 iquestionari compilati per valutare il fenomeno del bullismo all’interno della classe e della scuola, in due istituti salernitani, campione d’indagine, il Liceo “Alfano I” e il Liceo “Regina Margherita” di Salerno.

Il dato piu’ interessante è che naturalmente il bullismo riguarda piu’ i soggetti maschili, la quasi totalità degli studenti ha un profilo su un social network ed internet permette di nascondersi da quelle che sono le attività sul territorio. Altro risultato della ricerca è che le persone sottoposte al questionario hanno evitato di rispondere in modo negativo sul bullismo, quando si faceva riferimento al bullismo in quanto tale. E’ maggiormente svolto da parte dei ragazzi contro le attività scolastiche e non contro i ragazzi. Alla domanda “Hai mai danneggiato il materiale scolastico del tuo compagno dopo che continuava a stuzzicarti?”,  il 13.92% ha dato risposta affermativa.

L’indagine è stata compiuta su due versanti, con 13 domande specifiche sul bullismo invece le ulteriori 11 domande si rivolgono anche al contesto sociale.

La città di Salerno è ancora idilliaca perché i ragazzi intervistati nell’85% dei casi vivono con entrambi i genitori il cui titolo di studio è almeno il diploma.

Duevariabili riflettono l’esistenza di bullismo. Nel dettaglio è risultato che la variabile “possesso di un profilo su un social network” è in connessione con le variabili “prendere in giro i meno studiosi” e “pretendere di avere la doccia riservata in palestra”, segnale che si evita la relazione con i compagni.

Un momento di analisi quello  con tanti studenti presenti al Teatro Augusteo di Salerno dove i lavori sono stati introdotti dai saluti istituzionali diVincenzo Napoli, Sindaco del Comune di Salerno, diNino Savastano, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, Eva Avossa, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Salerno,Salvatore Parisi, Presidente Anffas Onlus di Salerno. Il bullismo fa male a coloro che lo subiscono, a quelli che lo compiono, a coloro che assistono senza fare niente hanno rimarcatoPasquale Andria,  Presidente Tribunale per i Minorenni di SalernoeVirginia Loddo  Dirigente Scolastico Liceo Regina Margherita.

Diversi gli istituti e gli studenti che si sono cimentati nellarealizzazione di un cortometraggio o di un video spotper la sezione del premio intitolato allaProf.ssa Elvira Iuriche ha sempre favorito la partecipazione attiva degli alunni.

Il premio valutato da una giuria tecnica è stato vinto dalla classeVsezioneCdelLiceo Regina Margheritache ha realizzato, sulle note del brano “Into the Dark” del pianista compositore Sebastian Larsson,  il video“Non è grande chi ha bisogno di farti sentire piccolo”della durata di2’ 37 minuti.  

In evidenza per la giuria la scelta del soggetto, la riproduzione delle situazioni, un video registrato negli spazi della scuola dove vengono messi in luce non fatti di cronaca eclatanti, violenza, quantoespressioni offensive e prese in giro  che portano all’ esclusione e all’ isolamento. Tutti episodi registratinegli spazi comuni della scuola dove inizialmente prevale la scelta del bianco e nero,  ma dove poi primeggiano scene a colori quando nella breve storia spicca il recupero del rapporto con la vittima. Un aspetto tecnico piu’ originale, ricercato nella realizzazione con frasi di sintesi ad effetto…ci sono cicatrici che non andranno mai via …inizi a pensare che sei proprio tu quello sbagliato…e invece troverai sempre qualcuno che non riderà di te ….ma riderà con te. Il Coraggio E’ Fuoco, Il Bullismo E’ Fumo”.Una menzione speciale è stata assegnata all’Istituto Focaccia di Salernoche ha partecipato al concorso con la produzione di un cortometraggio dal titolo “Una punizione inaspettata”.

Il progetto, che ha lo scopo di esser presenti nelle scuole ed aprire la porta al dialogo, mira a rendere i ragazzi consapevoli dei processi che portano al bullismo e alla violenza, ma anche a riscoprire i valori sociali atti alla convivenza civile. 

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