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La biblioteca svanita 2

Le ragioni dell'Assessore

Camminando per le strade di Angri, nel tentativo finora vano di acciuffare il fantasma della biblioteca comunale, ho capito che guardare al passato mi avrebbe condotto con ogni probabilità alla lontana età mesozoica. Da bravo giovane contemporaneo ho quindi scelto di ignorare il passato e volgermi pieno di insano ottimismo verso il futuro, con la speranza di riuscire a scorgere più chiaramente i tratti di questa bizzarra coppia di fantasmi costituita dalla vecchia e defunta biblioteca comunale e dal giovane, eppur già moribondo, Centro di aggregazione giovanile per la cultura e la legalità.
Ebbene pur tra nubi ancora dense, all’orizzonte qualche cosa inizia a scorgersi. La biblioteca comunale sembra essere destinata a trovare una nuova dimora all’interno delle sale vuote del castello, come annunciato tempo fa dall’ex sindaco Mauri e ribadito, ai nostri microfoni, dall’attuale assessore alla cultura Caterina Barba. La quale ha rassicurato ai nostri microfoni tutti i cittadini, annunciando che prima dell’avvento della bella stagione gli angresi potranno finalmente usufruire della risorta biblioteca comunale. Non me ne voglia l’assessore, ma sopravvive in me, accanto alla speranza, il dubbio, che mi auguro tuttavia i fatti possano presto spazzar via.
La Barba ha inoltre spiegato di voler fare della biblioteca uno spazio attivo, che possa attrarre e coinvolgere gli angresi in diverse attività e diventare un importante polo culturale. Amen.
Tranquilli non siete i soli a vederci doppio, anche i miei occhi miopi scorgono all’orizzonte due creature dal profilo molto simile. Da un lato la risorgente biblioteca comunale destinata a diventare polo di attrazione culturale, dall’altro un Centro di aggregazione giovanile per la cultura e la legalità (costato, al tempo della giunta Mauri, circa un milione di euro). Certo non sono esattamente la stessa cosa, ma nemmeno sembrano due creature così diverse.
Ancora in nostro soccorso giungono le volontà dell’assessore Barba, la quale ha rivelato nell’intervista rilasciataci, l’intenzione della nuova giunta Ferraioli di destinare la struttura di via Incoronati a corsi di alta formazione destinati ai cittadini interessati, oltre che al già inaugurato centro antiviolenza.
La nebbia dunque come dicevamo comincia a diradarsi, eppure ancora faccio fatica con i miei occhi miopi a cogliere gli splendenti raggi del sole. Ad annebbiare la mia vista è soprattutto il fatto che una struttura nuova, di recentissima ristrutturazione, costata circa un milione di euro, adeguatamente attrezzata per laboratori di ogni genere e collocata in pieno centro, venga destinata a corsi di alta formazione, inevitabilmente saltuari e comunque rivolti ad una cerchia ristretta della popolazione angrese. Non me ne vogliano l’assessore e la giunta Ferraioli di cui fa parte, che senz’altro avranno già a lungo meditato su tutte le possibili alternative, ma ritengo sia davvero importante riflettere e valutare con attenzione la possibilità di fare un diverso uso della struttura, al fine di renderla fruibile a strati più ampi della popolazione e magari con maggiore frequenza e costanza.
Sarebbe tanto folle, ad esempio, immaginare e ripensare quella struttura come un moderno centro sociale? Un luogo che possa accogliere e magari raccogliere al suo interno le associazioni presenti sul territorio e tutti i cittadini giovani e meno giovani che le frequentano? Uno spazio a disposizione della cittadinanza che miri a catalizzare le energie presenti sul territorio, favorendo la collaborazione e la cooperazione tra realtà diverse? Una struttura pubblica a disposizione della cittadinanza in cui gli angresi potrebbero in prima persona organizzare iniziative di ogni genere sperimentando così nuovi modi di aggregazione e partecipazione?
É questa soltanto la prima folle idea che è salterellata nella mia mente malata, probabilmente da chi amministra il paese già attentamente valutata e abbandonata, come tante altre. E forse alla fine la scelta più corretta è proprio quella di destinare la struttura di via Incoronati, finanziata con un milione di euro dal ministero dell’interno all’organizzazione di corsi di alta formazione. Probabilmente la pensano così anche gran parte dei cittadini angresi, o forse no?

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