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Ci risiamo...

Come alcuni giornalisti utilizzano le notizie

Ci risiamo...

...non riesco a trattenermi dallo scrivere queste poche righe perché indignato per l’uso distorto, strumentale ed egoistico che, una certa parte di giornalisti, osa fare della stampa e della televisione sia pubblica che privata.

  Proprio sulle pagine di “Diritti e rovesci” qualche tempo fa mi fu pubblicato l’articolo scritto sul divieto di pubblicazione degli atti processuali e in quella occasione criticai il comportamento del giornalista Nuzzi che si lamentava di essere stato denunciato dalla Procura Vaticana per il reato di pubblicazione illecita di atti sottratti dalla segreteria vaticana.

  Con la stessa protervia ed arroganza di allora, il citato giornalista oggi (7-8 Luglio 2016) sbandiera, attraverso il mezzo televisivo, la sua “assoluzione” in quel processo conclusosi con la condanna degli altri due imputati rispettivamente a 18 mesi e a 10 mesi di carcere per il reato di sottrazione di documenti riservati della segreteria vaticana.

   Ora, a parte il codazzo di notizie pedissequamente seguito dalle altre testate televisive, compresa la RAI, nel riferire la presunta o pretesa assoluzione del Nuzzi e del suo compagno di reato, l’indignazione vien fuori con tutta la sua forza se sol si consideri che non esiste nel nostro sistema processualpenalistico, e neppure in quello ecclesiastico, alcuna formula assolutoria per difetto di giurisdizione!

   Invero, il Tribunale ecclesiastico, mentre ha condannato il sacerdote e l’impiegata del Vaticano per il reato di sottrazione di documenti (quelli poi pubblicati dal Nuzzi e dall’altro giornalista nel loro libro), ha dichiarato, mediante la stessa sentenza, la propria mancanza di giurisdizione quanto al reato contestato ai due giornalisti, il che vuol dire che il Tribunale non ha affatto assolto i due giornalisti ma si è dichiarato solamente incompetente a decidere quanto al  reato contestato ai due predetti giornalisti!

   Ciò vuol dire che la competenza a decidere e giudicare sul reato commesso dal Nuzzi e dall’altro giornalista è dell’Autorità Giudiziaria Italiana alla quale dovrebbero essere trasmessi gli atti per competenza: e quale sarebbe il reato di cui dovrebbero rispondere il Nuzzi & c. avanti all’A.G. Italiana? quanto meno quello di ricettazione di documenti segreti sottratti alla segreteria vaticana, la cui provenienza da reato sarebbe oggi conclamata anche da una sentenza di condanna degli autori del furto.

   Non è che io ce l’abbia col Nuzzi, ma ciò che mi fa rabbia è l’uso utilitaristico della televisione e, soprattutto, diffondere attraverso la televisione, notizie false creando nell’opinione pubblica delle false rappresentazioni della realtà, come quella appunto della sua assoluzione che tale non è! Come pure non c’è stata alcuna “riaffermazione della libertà di stampa” – come da lui sostenuto – che, così come precisato dalla Segreteria Vaticana, non è stata mai messa in discussione né, tantomeno, è stata mai oggetto del processo conclusosi con la sentenza sopra enunciata.

   Il mio scritto è frutto solo del mio desiderio di riaffermare la verità in un caso che sta offendendo la Giustizia e i tanti che giornaliermente l’affrontano con umiltà ed onestà senza la “tutela” del clamore mediatico.

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