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Un tuffo dove l'acqua è più blu

Una ricchezza mal gestita da politici distratti e spesso incompetenti

14 bandiere blu sventolano sulle spiagge campane.
Il marchio di qualità è stato riconosciuto, dalla Foundation for EnvironmentalEducation (FEE), a ben 12 località nel salernitano e due nel napoletano. La Campania si attesta così prima Regione del centro-sud che sventola bandiere Blu. Un riconoscimento che attende di dare i suoi buoni frutti alle aree prescelte con l’arrivo dell’estate. Sole, caldo e mare aprono la porta alla voglia di vacanza. E mentre le mani sfogliano cataloghi con foto di località da sogno, la mente si interroga sulla destinazione finale. Fino ad arrivare al bivio: estero o Italia? Il nostro belpaese ha piccoli gioielli paradisiaci poco noti, ma che nulla hanno da invidiare a località raggiungibili dopo ore e ore di volo.  

Le bandiere blu perciò sono una valida indicazione per la scelta di relax e divertimento che si tuffano in un mare dalle acque limpide e cristalline. Se state pensando di fare tappa in provincia di Napoli, potreste visitare Massa Lubrense o Anacrapi. Ventaglio di opzioni per chi vuole fare una piacevole sosta nel salernitano. A partire dalla Costiera Amalfitana che mette in prima fila Positano.
Il Cilento, però, sarà lo scrigno campano balneare.
Meritevoli di un tuffo le acque di Agropoli, Capaccio, Castellabate, Montecorice (con Agnone e Capitello), Pollica (con Acciaroli e Pioppi), Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Vibonati-Villammare, fino ad arrivare alla new entry San Mauro Cilento
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Escluse quest’anno Camerota, San Giovanni a Piro, Ispani e Santa Marina, nonchè Sapri.

Cosa fa la differenza? Per l’assegnazione delle bandiere blu non si tiene conto solo della qualità e della pulizia del mare ma anche di altri  fattori. In primis l'esistenza ed il grado di funzionalità degli impianti di depurazione fino ad arrivare alla gestione dei rifiuti pericolosi e non, con particolare riguardo alla riduzione della produzione, alla raccolta differenziata, alle barriere architettoniche. Nella valutazione si considerano anche l’attrezzatura degli stabilimenti balneari, i sistemi di salvataggio e di primo soccorso. Sicuramente, una particolare attenzione delle amministrazioni locali ha contribuito a valorizzare aree naturalistiche presenti sul territorio nostrano ed aprire le porte al turismo. 
Le località che si aggiudicano le bandiere blu durante la stagione estiva saranno soggette a controlli periodici, quindi mai abbassare la guardia.

La nostra Regione potrebbe sventolare tante altre bandiere se solo le amministrazioni locali fossero meno distratte e si impegnassero ad applicare le tante leggi in vigore e poste a tutela dell’ambiente e tali da garantire  un ecosistema “puro e pulito”.  
Forse è ora di svegliarsi.

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